Una ricerca attenta che dura da oltre 15 anni, a caccia dell’oggetto “lillipuziano” spesso trasfigurato , per essere inserito in modo equilibrato e proporzionale nell’ambiente circostante.
sabato 28 aprile 2012
Il Salotto : notizie
Il salotto, “fulcro” della
casa delle bambole è il luogo più adatto a ricevere gli ospiti.
Ho cercato di interpretare lo spirito della
casa, con assoluta libertà, facendo
tesoro delle indicazioni che risalgono all’epoca Vittoriana
da me prediletta.Attraverso un’ipotetica scala interna , accompagnati dal cagnolino “Spillo”, apriamo la vetrata dipinta e scendiamo la scala di legno custodita da due figure di angeli in metallo a mo di alari che ci introducono nel salotto!
Al centro, arreda l’angolo conversazione, l’antico divano con poltrone dei primi del 900, i cui toni intensi , contribuiscono a mantenere un’atmosfera serena ; un vecchio pizzo e un minuscolo cuscino ricamato a punto croce, smorzano il colore rosso intenso del rivestimento, che ben si sposa con la tinteggiatura delle pareti.
La nonna appena arrivata, ,domina la scena con il suo ricco abbigliamento corredato da una borsetta d’oro e in compagnia delle nipotine,sorseggia il the ,servito in tazzine di porcellana Limoges decorate a mano con rose e oro zecchino.In fondo a sinistra,uno scrittoio per signora accoglie un lume Tiffany e un minuscolo portaritratto.
La credenza posta frontalmente sulla destra, è sormontata da un’insolita collezione di piccole bamboline artigianali russe e custodisce servizi in porcellana. Mantiene il calore dell’ambiente,il tappeto di produzione industriale.
I mobili e gli oggetti riempiono la stanza modellando i volumi e le superfici in modo razionale e gradevole; ciascun oggetto è unico,per bellezza e rarità,come ad esempio,il calamaio in porcellana dipinta,acquistato al Louvre des Antiquaires, a Parigi, i quadri appesi alla parete in vetro dipinto,le placche decorate a mano,ecc.
Importante ed interessante nell’estetica del salotto,la ricca decorazione (raffigurante scene mitologiche )del soffitto,racchiusa in cerchi dai filamenti color oro.
Tratto dal mio libro "Bambola Arte Storia Creatività ".
Mignonettes - Notizie
Breve storia delle "Mignonettes"
Queste piccole bamboline prodotte nel 1850 ca. non superano i 20 cm. di altezza e spesso venivano utilizzate (soprattutto le più minute ),per essere inserite nelle case delle bambole. Si presuppone che i primi esemplari venissero prodotti in Germania ,grazie alle Ditte Simon& Halbig ,Kammer & Reinhardt, Schoenau& Hoffmeister ed altre fabbriche e presentassero all’inizio della produzione ,delle specifiche caratteristiche , quali volto con blocco testa- spalle,capelli biondi stampati ,arti in biscuit e corpo in tessuto .Non tutte però sono firmate, ma molte hanno impresso nella nuca un numero o soltanto le iniziali della Ditta produttrice. La datazione di queste miniature è facilmente rilevabile dal loro tipo di acconciatura che rispecchia la moda dell’epoca.Le più ambite sono quelle francesi , non solo perché il loro biscuit è di un livello qualitativo molto più elevato delle “cugine “tedesche , ma anche perché il loro volto con collo girevole è costituito da lineamenti più dettagliati quali, occhi di vetro, capelli di mohair, bocca chiusa,colore più tenue. Lo stesso corpo solitamente in biscuit con indosso abiti piuttosto ricercati ,presenta degli arti snodati ed ha una linea più sinuosa rispetto al corpo tedesco che quasi sempre è realizzato in cartapesta .
Parzialmente tratto dal mio libro "Bambola Arte Storia Creatività "
Les mignonettes (i cugini)
Volto e arti in biscuit con occhi dipinti per la bimba ; occhi di vetro fissi con arti in biscuit e corpo in tessuto imbottito, per il bimbo.Vestiti autentici.Primo 900
mercoledì 25 aprile 2012
martedì 24 aprile 2012
Notizie "Stanza da bagno"
Nelle antiche case di bambole,
non sempre è presente il “bagno” per lo meno come lo intendiamo oggi; infatti
nella vita quotidiana i sanitari erano molto rari e si deve arrivare ai primi
dell’800 perché nelle case di ogni famiglia fosse presente un locale unicamente adibito ai bisogni corporali che prima trovavano “soddisfazione” o per mezzo di un
vaso di porcellana o addirittura all’aperto.
L’inserimento di tale locale
all’interno delle abitazioni avviene comunque molto lentamente, ciò dovuto anche alla mancanza di acqua corrente all’interno
delle case di ciascuna famiglia.
La realizzazione di sanitari in
ceramica e altri materiali facilitò gli amatori e i collezionisti ,a prenderli a modello per l’ambientazione della stanza da bagno nelle case di bambole.
Nel bagno si accede dalla
camera da letto, per mezzo di una porta comunicante che ci immette nella parte
mansardata adibita appunto a “stanza da bagno “. L’arredamento gioca sui toni sfumati
dell’azzurro , ravvivati dalla nota allegra e distensiva delle antiche
bamboline in biscuit (mignonette del 1900), una delle quali intenta ad accudire
come consuetudine, al bagnetto della sua
sorellina. L’insieme è reso intimo anche per l’attenzione rivolta ai dettagli quali :il rasoio d’argento e smalto, la collezione dei
profumi mignon posti sul mobiletto, il portasapone in pietra naturale ,la vasca
in latta del 1940 ,i sanitari in ceramica smaltati e modellati a mano ed infine, gli accessori come asciugamani in
lino,tappeti realizzati a mano, ecc.
Sulla toilette,poggia un lume in metallo con paralume in porcellana, un
vaso e una scatolina d’argento, custodia di un pettinino. In fondo a destra un
paravento, costituito da tre pannelli raffiguranti uccelli orientali ,nasconde
quasi il water con lo sciacquone sorprendendo il piccolo fratellino in un atteggiamento
“intimo”.
Testo parzialmente tratto dal mio libro "Bambola Arte Storia Creatività"
lunedì 23 aprile 2012
venerdì 20 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
Lume e breviario
Libro di preghiere lavorato artigianalmente in cuoio con all'interno preghiere scritte a mano ed immagini sacre.
mercoledì 18 aprile 2012
venerdì 13 aprile 2012
Case di Bambola
" La casa delle bambole, piccola imitazione di una realtà più grande, agli occhi di adulti e piccini, suscita un fascino estroverso e incontenibile ,coinvolgendo il collezionista in un ampio campo di interessi che abbracciano l’arredamento, l’artigianato e la storia sociale.
L’interesse per l’oggettistica miniaturizzata sorta intorno al XVII secolo, con il trascorrere degli anni, diventa strutturale e funzionale alle case in miniatura che venivano costruite con tecniche di fabbricazione e produzione sempre più raffinate. Alla fine del XIX secolo, la casa di bambola,considerata più come simbolo di privilegio, che oggetto ludico, era già commercialmente disponibile su vasta scala e caratteristica comune a quasi tutte era la presenza di una cucina ben attrezzata .Sono poche le case di bambole giunte sino ai nostri giorni in buone condizioni: le poche che possiamo ammirare, sono sopravvissute non solo perché in genere venivano considerati pezzi di arredamento, ma anche grazie alle cure amorose dedicate loro dagli adulti, in quanto riscoprivano in esse “il gioco “come importante strumento educativo.
Questa mia casa di bambole presenta dall’esterno una vetrinetta dei primi del 900 profilata da leggeri intarsi , mentre all’interno custodisce otto camere che si susseguono a ritmo regolare le une accanto alle altre, in un alternarsi di ambienti sviluppati verticalmente in cui i materiali naturali (legno, cotto,pietra), raccolti presso bravi artigiani locali,vengono usati come parte costitutivi dell’insieme. Il completamento di questa casa di bambole,ha richiesto una ricerca attenta che è durata oltre 15 anni a “caccia “dell’oggetto lillipuziano , in molti casi trasformato, per essere adattato ed inserito in modo equilibrato e proporzionale nell’ambiente circostante.
Tutto l’insieme è costantemente” rivisitato” e sottoposto a cambiamenti,in un continuo arricchimento qualitativo e quantitativo. L’ambiente è costituito da semplici strutture architettoniche, di conseguenza il gioco scenografico è reso da pitture, stoffe, quadri, tappeti, collezioni, ninnoli preziosi che proiettano lo spettatore in un mondo senza tempo.
La luce si spande nelle stanze per mezzo di lampade mignon , evocando un’atmosfera silenziosa e nostalgica, ove il suono di un carillon accompagna il visitatore rapito da queste antiche memorie , proiettandolo dalla rappresentazione reale al mondo fiabesco...."
Testo parzialmente trtto dal mio libro “Bambole Arte -Storia - Creatività “
giovedì 12 aprile 2012
Particolare stanza da letto 1
Ornano la parete di sinistra ,dipinta a mano, una riproduzione in pergamena della Madonna di Filippo Lippi racchiusa in una cornice d’argento e poggiano sul piano in marmo del comò, una statuetta della Madonna con in braccio il bambino in gesso del 1900 dipinta a mano, una composizione floreale in avorio e un candelabro in ghisa.
Particolare stanza da letto 3
Nell’atmosfera monastica della camera padronale in cui i travi a vista scandiscono il sottotetto, troneggia il maestoso letto in ferro dipinto (1940 circa), di tradizione povera, le cui lenzuola e cuscino in lino ,ricamati a mano, avvolgono in un abbraccio la piccola malata accudita dalla madre.
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