Nelle antiche case di bambole,
non sempre è presente il “bagno” per lo meno come lo intendiamo oggi; infatti
nella vita quotidiana i sanitari erano molto rari e si deve arrivare ai primi
dell’800 perché nelle case di ogni famiglia fosse presente un locale unicamente adibito ai bisogni corporali che prima trovavano “soddisfazione” o per mezzo di un
vaso di porcellana o addirittura all’aperto.
L’inserimento di tale locale
all’interno delle abitazioni avviene comunque molto lentamente, ciò dovuto anche alla mancanza di acqua corrente all’interno
delle case di ciascuna famiglia.
La realizzazione di sanitari in
ceramica e altri materiali facilitò gli amatori e i collezionisti ,a prenderli a modello per l’ambientazione della stanza da bagno nelle case di bambole.
Nel bagno si accede dalla
camera da letto, per mezzo di una porta comunicante che ci immette nella parte
mansardata adibita appunto a “stanza da bagno “. L’arredamento gioca sui toni sfumati
dell’azzurro , ravvivati dalla nota allegra e distensiva delle antiche
bamboline in biscuit (mignonette del 1900), una delle quali intenta ad accudire
come consuetudine, al bagnetto della sua
sorellina. L’insieme è reso intimo anche per l’attenzione rivolta ai dettagli quali :il rasoio d’argento e smalto, la collezione dei
profumi mignon posti sul mobiletto, il portasapone in pietra naturale ,la vasca
in latta del 1940 ,i sanitari in ceramica smaltati e modellati a mano ed infine, gli accessori come asciugamani in
lino,tappeti realizzati a mano, ecc.
Sulla toilette,poggia un lume in metallo con paralume in porcellana, un
vaso e una scatolina d’argento, custodia di un pettinino. In fondo a destra un
paravento, costituito da tre pannelli raffiguranti uccelli orientali ,nasconde
quasi il water con lo sciacquone sorprendendo il piccolo fratellino in un atteggiamento
“intimo”.
Testo parzialmente tratto dal mio libro "Bambola Arte Storia Creatività"
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